Manduria e Alezio ancora unite dopo 2500 anni. ProfiloGreco, che opera soprattutto nell’area archeologica Messapica manduriana presenta il Museo Civico Messapico di Alezio, gestito dagli amici della s.c Akra Iapygia.
I Messapi, civiltà pre-romana presente nell’attuale Salento aveva fra le sue città più importanti proprio Manduria e Alezio, le stesse città furono anche collegate in epoca romana dalla famosa strada Sallentina, che sul versante jonico della Puglia collegava i grandi centri del tempo.
Oggi invece Alezio e Manduria sono unite dalla collaborazione che nasce fra gli operatori del settore archeologico e culturale del territorio che desiderano far conoscere la propria storia.
Ad Alezio ritroviamo la storia messapica e quella romana presentata in un Museo Civico realizzato nel palazzo Tafuri. Un percorso espositivo complesso e accattivante che ci accompagna alla scoperta della storia di Alezio dal VI secolo a.C. fino all’epoca romana.
Nel 1989 la scoperta di una tomba a semicamera suscitò notevole attenzione ad Alezio, si trattava infatti della tomba di una ragazzina di età romana (Il – I sec. a.C.) sepolta con un ricco corredo, tra cui spiccano i suoi gioielli, proprio questa magnifica scoperta è presentata nelle teche espositive del museo di Alezio dal 2004, che ne denotano l’appartenenza ad una delle famiglie più ricche della Alezio romana. Oggi è possibile ammirare nel museo tutti gli oggetti che erano stati deposti accanto a lei, compresi i suoi giochi e gli strumenti per la cosmesi.
La collezione archeologica presente all’interno del Museo è costituita dagli oggetti provenienti dalle tombe messapiche, datate tra il VI e il II secolo a.C., rinvenute nel centro abitato di Alezio e nella Necropoli di Monte d’Elia. Al centro della sala ottagonale, un plastico riproduce l’area della necropoli e nelle vetrine disposte lungo i muri è possibile ammirare gli oggetti che avrebbero dovuto accompagnare il defunto nell’aldilà. Proprio attraverso lo studio di oggetti come questi gli archeologi stanno pazientemente ricostruendo il puzzle della società messapica. Guardando attraverso le vetrine è dunque possibile affacciarsi alla finestra della storia e osservare le tracce giunte fino a noi della vita quotidiana di Alezio antica.
Tra i reperti conservati nel Museo Archeologico di Alezio numerose sono le epigrafi funerarie. Sono iscrizioni in lingua messapica, databili tra il VI e il lll-ll secolo a.C., incise nella parte interna di uno dei lastroni che formavano le monumentali tombe. Interessante notare come Alezio abbia restituito il più alto numero di epigrafi messapiche in Puglia.
Quando i percorsi sono comuni e le realtà operative sono entusiaste di fare insieme un percorso di valorizzazione, la collaborazione porterà solo grandi risultati.
Per tutti le informazioni sulle aperture del Museo o sugli eventi in programma al Museo potrete cliccare direttamente su https://www.facebook.com/MuseoAlezio